Fino all'ultimo il governo conferma la propria ostilità alla riforma forense
E' stupefacente che il presidente Monti, nella conferenza stampa di fine mandato che ha trattato questioni di massima rilevanza politica ed istituzionale, abbia voluto immiserire il proprio messaggio con un attacco frontale e scomposto contro la riforma forense, la quale a suo dire avrebbe rubato il passo al provvedimento per le carceri. È vero esattamente il contrario, visto che la riforma forense era stata dal Senato inopinatamente posposta nel calendario dei lavori, ed ha potuto essere approvata in extremis solo perché, come era del resto stranoto, sull'altro provvedimento (peraltra, come altrettanto noto, del tutto inidoneo a risolvere il problema delsovraffollamento carcerario) mancava un minimo accordo delle forze parlamentari. Viceversa il disegno di legge professionale gode dell'accordo politico, raggiunto dopo lungo dibattito e molteplici passaggi parlamentari (forse disturba proprio che non sia stato calato dall'alto), e non è affatto vero che ostacoli i giovani, ma semplicemente contrasta il degrado della professione che è sotto gli occhi di tutti e che va a danno dei cittadini. L'uscita di Monti svela ed anzi conferma che il Governo, con i suoi pareri in Parlamento e - da ultimo - finanche strumentalizzando la fino ad allora ignorata battaglia di Pannella, ha perseguito una figura di avvocato debole e, quindi, incapace di contrapporsi efficacemente ai poteri forti. La Giunta.
RIFORMA FORENSE: PENALISTI, DA MONTI ATTACCO FRONTALE (ANSA) - ROMA, 23 DIC - Per l'Unione Camere Penali, e' ''stupefacente'' che il presidente Monti, nella conferenza stampa di fine mandato che ha trattato questioni di massima rilevanza politica ed istituzionale, abbia voluto immiserire il proprio messaggio con un attacco frontale e scomposto contro la riforma forense, la quale a suo dire avrebbe rubato il passo al provvedimento per le carceri''. Secondo l'Ucpi, ''e' vero esattamente il contrario, visto che la riforma forense era stata dal Senato inopinatamente posposta nel calendario dei lavori, ed ha potuto essere approvata in extremis solo perche', come era del resto stranoto, sull'altro provvedimento mancava un minimo accordo delle forze parlamentari''. Viceversa, il disegno di legge professionale per i penalisti, ''gode dell'accordo politico, raggiunto dopo lungo dibattito e molteplici passaggi parlamentari (forse disturba proprio che non sia stato calato dall'alto), e non e' affatto vero che ostacoli i giovani, ma semplicemente contrasta il degrado della professione che e' sotto gli occhi di tutti e che va a danno dei cittadini''. ''L'uscita di Monti svela ed anzi conferma che il Governo, con i suoi pareri in Parlamento e, da ultimo, finanche strumentalizzando la fino ad allora ignorata battaglia di Pannella - concludono i penalisti - ha perseguito una figura di avvocato debole e, quindi, incapace di contrapporsi efficacemente ai poteri forti''.
(ANSA). COM-SV 23-DIC-12 13:44 NNN GIUSTIZIA: PENALISTI, SCONCERTANTE ATTACCO MONTI SU RIFORMA (AGI) - Roma, 23 dic. - Per l'Unione Camere Penali, e' "stupefacente" che il presidente Monti, nella conferenza stampa di fine mandato che ha trattato questioni di massima rilevanza politica ed istituzionale, "abbia voluto immiserire il proprio messaggio con un attacco frontale e scomposto contro la riforma forense, la quale a suo dire avrebbe rubato il passo al provvedimento per le carceri. E' vero esattamente il contrario -scrivono i penalisti - visto che la riforma forense era stata dal Senato inopinatamente posposta nel calendario dei lavori, ed ha potuto essere approvata in extremis solo perche', come era del resto stranoto, sull'altro provvedimento (peraltro, come altrettanto noto, del tutto inidoneo a risolvere il problema del sovraffollamento carcerario) mancava un minimo accordo delle forze parlamentari".
(AGI) Lda/Ing (Segue) 231410 DIC 12 NNNN GIUSTIZIA: PENALISTI, SCONCERTANTE ATTACCO MONTI SU RIFORMA (2) (AGI) - Roma, 23 dic. - Il disegno di legge professionale per i penalisti - si legge nella nota - "gode dell'accordo politico, raggiunto dopo lungo dibattito e molteplici passaggi parlamentari (forse disturba proprio che non sia stato calato dall'alto), e non e' affatto vero che ostacoli i giovani, ma semplicemente contrasta il degrado della professione che e' sotto gli occhi di tutti e che va a danno dei cittadini". "L'uscita di Monti svela ed anzi conferma che il Governo, con i suoi pareri in Parlamento e da ultimo finanche strumentalizzando la fino ad allora ignorata battaglia di Pannella - concludono i penalisti - ha perseguito una figura di avvocato debole e, quindi, incapace di contrapporsi efficacemente ai poteri forti".
(AGI) Lda/Ing 231410 DIC 12 NNNN GIUSTIZIA: PENALISTI, STUPEFACENTE ATTACCO FRONTALE MONTI A RIFORMA FORENSE 'NON OSTACOLA GIOVANI MA CONTRASTA DEGRADO PROFESSIONE' Roma, 23 dic. (Adnkronos) - L'Unione camere penali giudica ''stupefacente'' che il presidente Monti, nella conferenza stampa di fine mandato che ha trattato questioni di massima rilevanza politica ed istituzionale, ''abbia voluto immiserire il proprio messaggio con un attacco frontale e scomposto contro la riforma forense, la quale a suo dire avrebbe rubato il passo al provvedimento per le carceri''. ''E' vero esattamente il contrario - osservano i penalisti in una nota - visto che la riforma forense era stata dal Senato inopinatamente posposta nel calendario dei lavori, ed ha potuto essere approvata in extremis solo perche', come era del resto stranoto, sull'altro provvedimento (peraltro, come altrettanto noto, del tutto inidoneo a risolvere il problema del sovraffollamento carcerario) mancava un minimo accordo delle forze parlamentari''. Viceversa, il disegno di legge professionale, ''gode dell'accordo politico, raggiunto dopo lungo dibattito e molteplici passaggi parlamentari (forse disturba proprio che non sia stato calato dall'alto), e non e' affatto vero che ostacoli i giovani, ma semplicemente contrasta il degrado della professione che e' sotto gli occhi di tutti e che va a danno dei cittadini''. ''L'uscita di Monti svela e anzi conferma che il Governo, con i suoi pareri in Parlamento e, da ultimo, finanche strumentalizzando la fino ad allora ignorata battaglia di Pannella - concllude l'Ucpi - ha perseguito una figura di avvocato debole e, quindi, incapace di contrapporsi efficacemente ai poteri forti''. (Sin/Zn/Adnkronos)
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